Il Salto del Morto, campagna horror fantasy


Ambientazione

Copyright di Roberto Gabbana, riproduzione vietata.

L'ambientazione fa perno su aberrazioni genetiche e tecnologiche..

# distorsione genetica, convivenza e lotta con creature all'apparenza naturali ma aberranti

•  . creature fatate

•  . bestie mitologiche

•  . giganti

•  . bestie senzienti

•  . famigli

•  . spiriti

•  . demoni

# distorsione tecnologica, sviluppo prematuro di tecnologie futuristiche per le varie epoche, relegate a determinate nicchie culturali e popolazioni

•  . tramite la magia (magepunk)

•  . tramite il vapore (steampunk)

•  . tramite la benzina (dieselpunk)

•  . tramite il nucleare (atomicpunk)

L'ambientazione ha trovato la materializzazione ideale o quasi nelle opere di jakub rozalski

... comunque vita abbastanza libera..

. società basata su codici di leggi che favoriscono l'individualismo e la vita privata e personale accostato a leghi severissime sul comportamento in pubblico o con altri individui

. le libertà personali sono assolute all'interno delle proprietà private e ristrette in aree comuni o pubbliche

. non esistono pene detentive o la pena di morte, ma gli individui rei di crimini importanti o violenti sono sottoposti alla riprogrammazione, che nei casi più gravi con una riprogrammazione molto profonda può portare a una lobotomia a tutti gli effetti

. mega regioni, l'europa ad esempio é divisa in 3 mega regioni

. lingua internazionale "nuovo esperanto"

. i governi sono pubblicizzati dalle grandi compagnie, e il nome é come per le squadre di basket, cioè quello della mega regione più il nome della compagnia

. le compagnie sono colossi finanziari che investono negli stati, facendoli di fatto loro, almeno a livello amministrativo

. la popolazione terrestre é intorno ai 51 miliardi di individui.

. le città più grandi sono megalopoli alveare a centinaia di livelli abitativi, molte in mare e alcune orbitanti

. le città più piccole hanno solo poche migliaia di persone e sono preservate per salvaguardia culturale o fanno parte di progetti verdi, comunque solo persone autorizzate posso viverci e quasi sempre per brevi periodi di tempo

. la società é rigidamente divisa in strati sociali, ognino é costretto ad abitare a lvl diversi nelle città, non per imposizione ma per possibilità finanziarie, i lvl abitativi costano conforme l'altezza dal lvl 0 sia in su che in giù.

. le professioni e il livello sociale é praticamente deciso alla nascita, il lavoro dei genitori sarà quello dei figli o poco distante, individui particolarmente dotati possono avanzare nella gerarchia sociale e ancor più raramente individui sono costretti a retrocedere per errori o incapacità, questo comunque cambia da megaregione a megaregione conforme la compagnia che finanza la zona

. la realtà virtuale esiste da molte decadi ed é utilizzata a scopo ricreativo dalla popolazione al posto di cinema e degli alyri intrattenimenti classici fino alla prostituzione, sono nati a seguito di questi intrattenimenti anche centri vacanze che metteno in stasi vegetativa le persone e gli fanno vivere vere avventure anche di gruppo per giorni e giorni, l'unica limitazione é data dalle dimensioni della macchina per la realtaV che vanno dai 100 ai 2000 m³

. creazione di megaregioni "verdi", circa ? della superficie delle terre emerse, abitate da volontari coltivatori forestali ambientalisti

. la limitazione alla vita degli individui é data dalla poca libertà di movimento al di fuori delle città, tutt'intorno sono estensioni a perdita d'occhio di campi coltivati, impianti di riciclaggio, laboratori di produzione carni, oasi e biotopi molto estesi inaccessibili

. ogni megaregione ha il suo esercito, che usa soprattutto per far fronte alla criminalità organizzata che in alcuni casi ha dimensioni e equipaggiamento come un vero esercito

. esistono più di un centinaio di "città" levitanti in tutto il mondo abitate da poche migliaia di persone che sfruttano la forza del vento per "galleggiare" ma sono solo ad uso scientifico e di proprietà internazionale

. la terra é circondata da una rete laser di controllo atmosferico e di rifrazione delle radiazioni solari, costituita da micro satelliti che orbitano a circa 35 km di altezza (dove una volta esisteva l'ozonosfera) e interagiscono tra loro tramite impulsi laser a varie diffusioni

. i mari come i cieli sono controllati da micro satelliti boa cge controllano la temperatura negli strati superficiali (limitando le calamità) e l'inquinamento, normalmente stazionano tra i 3 e i 50 metri sotto il lvl percepito del mare

. esistono qualche decina di stazioni spaziali orbitanti intorno a marte giove mercurio, a uso esclusivo scentifico

. la colonizzazione degli altri pianeti del sistema solare é limitata a piccole colonie minerarie in cupole. le prove di terraformazione non sono andate a buon fine, con addirittura la distruzione parziale di 2 satelliti regolari di giove.

. esiste una flotta navale spaziale internazionale che ha il compito di monitorare le attività meteoriche e i trasporti tra colonie e stazioni spaziali

. viaggi spaziali sono impossibili oltre il sistema solare per problematiche legate alle leggi fisiche distanti dal nostro sole

. la robotica é a livello IA senziente ma senza possibilità di acquisizione di emozioni anche basilari, solo reazioni prefissate a stimoli precisi.

. diffusione e uso di androidi simili agli animali e agli umani, con le AI senzienti, ma con corpi integrati meccanici

. viaggi nel tempo possibili a livello teorico e solo con materiale organico, prendendo come riferimenti dei punti/nodi fissi sul pianeta terra

La teoria dei viaggi nel tempo

con la scoperta e conferma che la materia esotica ha un'esistenza in un unica dimensione, é stato rilevato il suo legame con la quarta dimensione, attraversa il tempo legando passato presente futuro. si ipotizzò che in questo caso massa e energia abbiano differenti relazioni da quelle conosciute.

ogni filamento di materia esotica esiste quindi in ogni tempo, fissando dei punti presumibilmente stabili nel tempo, il tempo scompare (cit.), ma mobili nello spazio.

con la conoscenza sempre maggiore della meccanica quantistica si é vista la possibilità di percorrere queste linee avanti e indietro nel tempo tenendole come cavi di sicurezza nel viaggio, rintracciabili grazie ad una particolare radiazioni lasciata al passaggio nello spazio e rintracciabile nel tempo.

i tentativi di "viaggio nel tempo" hanno sempre riguardato particelle mandate poco avanti nel futuro, in quanto mandate nel passato non sarebbe stato possibile identificare la riuscita dell'esperimento.

si é notato che l'iniziale osservazione della decadenza della materia esotica era in realtà dato dal suo spostamento nello spazio misurato per mezzo di radiazioni, la causa di questo spostamento nella concezione umana di spazio é data probabilmente dall'espansione dell'universo come sembra aver dimostrato la recente teoria quantistica della gravità..

lo spostamento dei filamenti nello spazio era un grosso problema, perché si supponeva si spostassero i punti di arrivo nel futuro lungo o nel passato lungo (grandi spostamenti verranno definiti "lunghi"), anche di enormi distanze, oltre come già detto all'espansione dell'universo spostamenti ben più considerevoli vengono dati dal movimento della terra con i moti di rotazione e rivoluzione con le processioni degli equinozi e la processione anomalistica ed infine con i moti galattici e lo spostamento del sistema solare.

gli esiti di tali variazioni dei punti di arrivo potevano compromettere un eventuale viaggio.

con l'aggravarsi delle apparizioni di giganti mostri e creature fantastiche nell'era attuale (2279.d.c.) e la memoria diffusa a macchie tra la popolazione di eventi passati che non erano segnati o registrati in nessuna banca dati o libro.. si é pensato di indagare nel passato con squadre di volontari.. e da allora sono iniziati gli esperimenti su piccoli oggetti e cavie mandate poco avanti nel futuro, in futuro breve (ci riferiremo a questi piccoli spostamenti di tempo come "brevi"),

si é riscontrato che solo l'energia derivata da cellule vive riesce a sopportare il bombardamento di radiazioni tau necessario per il viaggio nel tempo

qualsiasi altra forma di manifestazione solida viene scomposta e disintegrata dal bombardamento di radiazioni, forse in relazione alle supposizioni sulla creazione dell'universo, la legge di Planck e la teoria dei quanti che introduce una relazione fra frequenza ed energia aiuta a capire questo risultato

perché animali e non vegetali la spiegazione é semplice:

le cellule animali avendo una membrana cellulare più elastica e ricca di proteine sopporta il bombardamento di radiazioni tau necessario per il viaggio nel tempo, i vegetali avendo una parete cellulare, con il bombardamento tau di radiazioni si crea un effetto "forno" e quindi una "cottura" della cellula e una scomposizione dell'organismo a livello cellulare

purtroppo la materia vivente senza le dovute precauzioni arrivava compromessa..

dopo molti esperimenti vennero ideate sacche di materiale vivente, messe a protezione dei corpi che iniziarono ad arrivare illesi, queste protezioni riuscivano a limitare anche eventuali danni dati dall'erronea dislocazione temporale, ben presto si passò agli esperimenti con volontari umani mandati in un futuro breve. non si é provato a mandare tali volontari in passati brevi in quanto non si comprende l'effettiva dinamica di un possibile paradosso.

a poco a poco grazie all'ausilio dei recenti computer viventi si ipotizzò di riuscire a compensare il movimento spaziale delle stringhe con calcoli basati sugli schemi di movimento registrati.

Ipotesi di paradosso

. alcuni scienziati ipotizzarono che i problemi nel passato potevano essere iniziati con gli studi approfonditi e gli esperimenti sulla materia esotica, che era fissa nel tempo e quindi connessa con passato presente futuro.. e proprio il viaggio nel tempo di esseri "fuori posto" per un epoca poteva aver scatenato i brutali cambiamenti.

Considerazioni sulla linea temporale

. rifacendosi alla teoria di un'unica linea temporale modificabile nel passato nella percezione dal presente ma allo stesso immodificabile nel passato perché tutto é già accaduto, ma implica che esista qualche legge fisica, non ancora conosciuta, che fa sentire i suoi effetti quando si crea una curva di tempo chiusa..

e il problema resta, non mandando qualcuno nel passato ad indagare la terra presto verrà distrutta da mostri e cataclismi.. mandandoli forse si accentueranno i problemi.

. rifacendosi ad una linea temporale immodificabile ma sdoppiabile al minimo cambiamento le modifiche nel passato creerebbero una seconda linea temporale modificata e parallela alla prima, in cui una terra verrà comunque lasciata in balia di mostri e cataclismi, in pratica il nostro non sarebbe altro che uno di infiniti universi esistenti, nel quale si realizzano tutte le infinite possibilità. In questa prospettiva i viaggi nel Tempo verso il passato sarebbero salti verso altre realtà, senza più possibilità di tornare alla realtà di partenza

Conclusioni

. forse l'elemento chiave é il fatto che la popolazione a gruppi più o meno ampi si ricorda di eventi che non sono riportati sui libri o nelle banche dati

. si potrebbe ipotizzare che la linea temporale é sia unica che sdoppiabile

. i viaggi all'indietro nel tempo sono già avvenuti creando più sdoppiamenti della linea temporale corrente

. il flusso del tempo sta riportando tutto ad un'unica linea temporale facendo collassare sull'originale le linee temporali alternative

 

Copyright di Roberto Gabbana, riproduzione vietata.

Personaggi

GM: Bob
Sergente Jack Dowell: Paolo

Combattente

Caporale Hiji Aoyama: Flavio -> Mauro

Ricognitore

Caporale Senja Karjalainen: Davide -> Carlo

Combattente

Soldato Scelto Hans Kaalund: Max Kini -> Flavio
Addetto comunicazioni

Sottotenente Miriell Galahad: Gianni -> Max Kini

Infermiera

 

 

 

 

 

 

 

 

Tenente Alexander Spengler: Max Kini

Medico

Chloe Clement: Davide -> Paolo

Ricercatrice

Tenente Dylan Velizan Villalba

Tattico

Karim Taghavi: Flavio
Storico

 

Colonnello Madochée Daumec

Coordinatore missione

Capitano Peter "Dynamite" Anderson: Paolo -> Mauro

Pilota

Caporale Tamara "Mac" Stravinsky: Gianni

Logistica e trasporti

 

Cronaca schematica primo tentativo

Giorno 1

I PG partono dal 2357 verso l'anno 1000 circa in zona Scandinavia alla ricerca del perché si stanno manifestando giganti.

Gruppo B Jack, Heiji, Senja, Tamara e Alexander

I PG arrivano su un fiordo. Trovano 6 abitanti morti spezzati da qualcosa uscito probabilmente dall'acqua, Jack viene ferito da un abitante rifugiatosi in una torre, i PG vengono attaccati da creature scimmiesche e l'abitante contribuisce alla loro difesa e successivamente li accoglie nella torre. Riferisce di aver avuto il figlio ucciso da un gigante e allestisce un'esca sulla costa. Arriva il gigante che pare essere il figlio deforme dell'uomo e viene sgozzato dall'uomo che muore durante il combattimento. Il cadavere del gigante cade in acqua.

Gruppo A Chloe, Dylan, Hans, Karim, Mardochée e Miriell

I PG finiscono in mare all'interno di una chiazza oleosa. A fatica raggiungono prima la riva e poi risalgono la scogliera. Si rimuovono l'olio misterioso che li sta avvelenando e incontrano una creatura scimmiesca. Entrano in un magazzino ben fornito.

Giorno 2
Gruppo A

I PG escono dal magazzino e organizzano un'imboscata alle creature scimmiesce: ne uccidono tre e ne catturano una. Mandano il segnale all'altro gruppo quando sono vicini ad un villaggio.

Giorno 5
Gruppo B

Partenza per il villaggio segnalato dall'altro gruppo e unione dei due gruppi.

Entrambi i gruppi

Dopo ampia discussione tra gli ufficiali Jack viene lasciato in comando. Heiji ferisce a morte il veggente del villaggio che li ha chiamati "bestie" e ha un bastone che ustiona. Jack e Heiji entrano nel villaggio e Heiji viene sfidato dal campione locale, lo uccide ma poi il villaggio li scaccia a sassate.

Diario di Heiji

Arrivo:

Freddo, umido, un rumore, sordo e continuo che continua con cadenza.

lentamente apro gli occhi e comincio a fare gli esercizi per riattivare la muscolatura.

"Rapporto! Qualcuno controlli la zona." La voce del medico, Alexandre. Mi alzo e lentamente mi guardo in torno, vedo solo praterie, è freddo, dalle mie spalle proviene un forte rumore, il mare.

"Signore siamo separati dal resto del gruppo. Attualmente presenti Sergente Jack Dowell, Caporale Heiji Aoyama, Caporale Senja Karjalainen e Tenente Alexander Spengler."

"Dannazione! Obbiettivo primario raggrupparsi e identificare l'area geografica Caporale."

Finalmente guardo la zona, siamo su una costa a burrone, in lontananza si vede un'altra costa oltre il mare anche se la nebbia non facilita la visione, la temperatura è fredda nonostante gli innesti biotecnologici e alle spalle verso l'entroterra si vedono delle catene montuode."

 Mi compare affianco Senja: "Si tratta di un fiordo, direi dalle parti della Norvegia". Faccio un cenno di consenso e aggiorniamo gli altri.

"Bene mettiamoci al lavoro, troviamo gli altri, formazione standard, ricognitore in testa a 200 metri Senja e Jack a seguire in gruppo e io tengo le retrovie. Direzione ".

Senza dire nulla iniziamo a operare, mi distacco dal gruppo e vado davanti in cerca di segnali di quello che stiamo cercando o dei nostri compagni.

La mia attenzione viene attirata da una serie di impronte che tagliano il nostro cammino, faccio segno di raggrupparsi.

Il tenente mi raggiunge:"Aggiornamenti caporale", rispondo:"Impronte in direzione della costa, almeno sei persone, sembrano avere calzature, non credo appartengano ai membri del salto, ritengo possa essere opportuno indagare. Ordini signore?".

"Riprendete la formazione e seguiamo le tracce".

Così facendo seguii le tracce come mi era stato ordinato, non fu difficile anche se vecchie di una giornata direi. la cosa strana era che arrivati alla costa hanno accelerato il passo. In cima alla costa trovo il gruppo di uomini, o quello che ne rimane...

"Comandante!"

Parte della costa era crollato con loro sopra e cadendo erano morti schiacciati dai massi crollati direi. Il tenente ha però ritenuto opportuno approfondire, quindi è sceso con Jack lungo la parete di roccia. io e Senjia siamo rimasti leggermente riparati alle intemperie lasciando che il tenente e sergente facessero il loro lavoro.

Mi sono però preoccupato quando dopo venti minuti non tornavano, quando mi sono affacciato ho trovato jack dal fondo che mi faceva segno di attivare la comunicazione a distanza.

"Heiji! Accendi le comunicazioni la prossima volta! Inesperto. Il Tenente è caduto ma non si è fatto troppi danni, abbiamo preso gli oggetti degli autoctoni. iniziamo la risalita, tenetevi pronti ad aiutarci quando arriviamo in cima."

Faccio un cenno con la testa e aggiorno Senja.

Messi al sicuro Il tenente ci ha aggiornato su quello che ritiene sia successo: "Quegli uomini sono stati uccisi sia dalla caduta dei massi, ma parte di loro sono morti per schiacciamento ad opera di una grande forza laterale. Come se fossero stati messi dentro ad una pressa. Dalle informazioni che abbiamo ricevuto prima del salto direi che non ci son dubbi che si tratti di un gigante ed è possibile che provenga dal mare."

Scatto e controllo la zona intorno senza trovare segni di impronte giganti, mentre ricontrollando la zolla staccatasi dalla scogliera pare in effetti avere il segno di quatto solchi, come di una mano gigante. il tenente ritiene che sia un gigante di circa 15 metri.

Concordiamo tutti che stare troppo vicini alla costa non sarebbe troppo sicuro e che dobbiamo prendere l'aspetto degli autoctoni visto che c'è la possibilità d'incontrarli.

Riprendiamo la marcia e continuando per almeno mezzora mi trovo davanti a noi una torre semi diroccata, ma da cui si leva del fumo.

Mi svesto e camuffo per avvicinarmi per non allertare gli abitanti, la base della torre pare completamente sgombera e attivo gli infrarossi, visto la completa oscurità, è presente una botola per il piano di sopra, ma non oso provare ad aprirla col rischio di allertare, senza permesso non posso entrare in contatto con la gente del posto, attivo pure il radio segnale, ma nulla, i nostri non sono qui.

Nel ritorno l'infrarosso mi fa notare delle macchie di calore a distanza dal gruppo di circa 200 metri. Informo il gruppo su tutto e decidiamo di riposare una mezzora, visto che la rigenerazione è parecchio stancante e poi di approcciarci alla torre.

riusciamo a vedere che sopra si trova quello che sembra un cacciatore, decidiamo di approcciarlo, ma Jack deve aver frainteso e cerca di sfondare la botola. In tutta risposta dalle fessure calano improvvisamente delle spade che o colpiscono.

proviamo a farci capire da lui, ma nulla. Alla fine mi affaccio e mi faccio vedere, per fortuna non mi attacca e provando a parlargli mi lancia addirittura delle bende, credo che l'attacco sia stato uno sbaglio. ma se non era preoccupato da noi, da cosa era preoccupato?

La risposta è giunta correndo verso di noi, con urla di avvertimento del cacciatore.

Ci siamo messi in posizione per combattere qualsiasi cosa fosse venuta, quello che entrò nella stanza della torre erano una sorta di scimmie con denti simi agli smilodonti, un momento dopo lo scontro è iniziato...

 

 

Maledette bestiacce! Stiamo veramente venendo sovrastati da delle scimmie troppo cresciute!

Mentre correvano questi pensieri improvvisamente un cancello in ferro cade bloccando l'arrivo di altre di quelle creature. Ed un momento dopo un fulmine scaturito da Jack fa cadere a terra una di quelle scimmie che cercava di mordermi.

Finalmente mostra che sa fare qualcosa oltre lamentarsi e fregiarsi delle sue capacità! le creature sono nel panico e cercano di scappare, non gli do il tempo di farlo, le inseguo e le attacco.

Ma dall'alto vedo improvvisamente una spada calare sulla scimmia affianco a me. "Ma che cav...", mi trattengo quando l'autoctono che stava di sopra è sceso a darci una mano. Se parlo in nuovo esperanto rischio di farlo insospettire e smettere di parlarmi.

Un momento dopo controllo le condizioni dei miei compagni, Senja mi scaccia con un gesto "Non morirò per così poco Heiji, tieni le mani a posto o te le spezzo", ok sembra stare bene nonostante i segni di ferita dei denti.

Il vichingo pare chiedermi qualcosa, metto via le armi e porgo la mano, spero che questa usanza fosse utilizzata pure in antichità. Stringe la mano...anche se con la sinistra e tenendo la spada pronta...bhè è un'inizio.

Sale e ci fa segno di seguirlo, prendo il comandante e lo aiuto a salire, la stanza presenta varie casse, armi e provviste direi.

"Hva...stavate...du her? Siete...du gal?I Goblin sono...naturen i denne...regione."

Il sistema di traduzione pare incominciare a funzionare finalmente.

Il comandante prende la parola:"Non ne sapevamo nulla, la nostra nave ha superato il fiordo e siamo naufragati".

"Quindi non siete passati per la città? I goblin sono aumentati in questo periodo, se solo trovassimo il loro nido potremmo poi stanarli definitivamente."

Alexandre ha preso la parola, lo prendo come un permesso ad interagire con l'uomo:"Tu invece cosa fai qui fuori? Sembri ben attrezzato, il resto del tuo gruppo è fuori a caccia?".

Mi guarda e con fare triste mi racconta che si trova qui per vendicare la morte di suo figlio. Chiedo se la causa della morte sono stati i goblin, per tutta contro risposta mi becco un pugno in faccia.

Ok forse non abbiamo bisogno di lui e se gli rompo il collo non succede nulla. Ma lo sguardo di Alexander verso di me è chiaro, non t'azzardare a fare mosse strane. Agire il meno possibile sulle persone dell'epoca, giusto...

Mi massaggio la mascella e con mia sorpresa mi aiuta a rialzarmi, "è stato un gigante, ho un conto in sospeso con lui. Se volete restare per la notte così sia, ma dopo andatevene a sud il villaggio".

Mi raggomitolo nei vestiti e provo a riposare.

Non so che ore siano, ma mi sveglio con la terra che trema. Un terremoto pure, serio? Con orrore però noto che non è continuo, ha una cadenza, pietre e ciotoli si staccano dalle pareti.

Collego subito cosa sta succedendo e prendo una lancia, tutti sono svegli, faccio segno a tutti di far silenzio, magari non si accorgerà di noi.

Ovviamente Jack e Senja partono alla carica... dannate teste calde!!! Come faccio a tenere in vita un gruppo di aspiranti suicidi!!!

Il cacciatore intanto apre una botola e sale al piano seguente, subito Senja lo insegue eeeee ricade un momento dopo con uno squarcio alla gola.

"Scusate,è una questione familiare, statene fuori"

Nel mentre i tremori aumentano e quelli con il buon senso si avviano verso la finestra per saltare e scappare visto che la botola è rimasta bloccata a causa di un macigno crollato.

Jack ritiene invece opportuno seguire il cacciatore...suicida...

Noialtri scappiamo dalla finestre, la scena che ci si para davanti è quella di un essere umanoide deformato alto venti metri che si sta arrampicando dalla scogliera verso la cima della torre in cui si è andato a posizionale il cacciatore.

Alle mie spalle sento Senja:"Avanti Heiji, finalmente si menano le mani vieni!". Incomincio a maledire tutti e la seguo, non posso lasciarla andare in quelle condizioni.

Il cacciatore, dando prova di grande abilità, riesce ad arrivare alla gola del gigante e tagliargliela. Purtroppo il gigante lo prende e viene letteralmente schiacciato dalle sue mani.

Lo vedo aggrappato alla scogliera, morente.

Mi affida la sua spada vaneggiando qualcosa sul liberare i figli intrappolati e mi muore tra le braccia.

Quando la situazione si calma troviamo Jack seppellito sotto varie macerie della torre crollata parzialmente sotto il peso del gigante.

Stremati torniamo nell'interno e ci adoperiamo per rendere la zona vivibile per il tempo necessario a farci trovare dal resto della squadra e consentire la guarigione di jack e Senja. Questa è diventata morbosamente interessata alla spada donatami dal cacciatore perché diventata nera. Alexander fa spallucce, quindi per il momento la tengo io, forse è giunto il momento di allenarmi con questo tipo d'armi visto che è dell'epoca?

La sera stessa Hans riesce a contattarmi, pare che siano arrivati nei pressi del villaggio a sud del fiordo. Ci aspettano nella zona, pare che abbiano avuto qualche problema non precisato. Dobbiamo arrivare il prima possibile.

 

 

Pace, non si sente nulla, poi improvvisamente mi risveglio, non respiro! Guardo freneticamente in giro, vedo una luce, la seguo a fatica. Arrivo in cima e l'aria mi riempie i polmoni.

"Tenente, dispersi?!", "quattro signore!".

Le onde sembravano essersi affievolite, sento in bocca uno strano sapore, oltre il salato del mare, grazie ai fulmini si vede un minimo, altrimenti sarebbe buio totale. Vedo la spiaggia! "Signore! Da quella! Terra da quella parte!", "Bravo Professore, forse non siete un peso morto come pensavo!" mi risponde il comandante.

Sì, sì insulta pure, intanto senza di me saremmo ancora qui in mezzo al mare. Meglio tenermi i miei pensieri per me, non vorrei mai avessero aggiunto un nuovo impianto biologico senza  che  attivasse pure la comunione dei pensieri, sono sempre l'ultimo a esser informato.

Cominciamo a nuotare verso riva, la zona vicino agli scogli è molto movimentata. Il pilota è messo particolarmente male, riesce a stento a stare a galla.

Allah proteggimi! Parto e purtroppo finisco rovinosamente sugli scogli, mi trascino sulla spiaggia a fatica e finalmente lascio riposare i muscoli. Solo in quel momento ci rendiamo conto di esser ricoperti da una sorta di olio che ci ha ricoperti completamente.

"Signore, è strano, non mi risulta che in quest'era avessero già iniziato l'estrazione di petrolio in quest'aera.", Chloe mi ribatte subito" Non si tratta di petrolio, è un qualche tipo di olio, provo ad analizzarlo. Ma che...non risponde, il mio impianto biochimico d'analisi non funziona!"

"Quando avete finito di sputare parole provate pure a rendervi utili! Capitano, prenda i due professori con lei e il soltato scelto Kaalund, cercate un punto per salire la scogliera, così da poterci avviare nell'entroterra."

Ci avviamo lungo la costa e troviamo finalmente una parete scalabile...circa...

Riusciamo a salire, ma con un pò di fatica da parte del capitano, siamo proprio sicuri che sia un soldato? Kaalund mi pare molto più affidabile di lui, meglio stargli vicino.

Dopo una decina di minuti arriva sulla cima pure il sottotenente Galahad "Presto dovete rimuovere l'olio! Ci sta avvelenando tutti!", l'infermiera aveva ragione, la zona delle vene più superficiali stavano diventando nere.

Ci mettemmo all'opera per rimuovere tutto il possibile, Anderson continua a correre dietro a Galahad, non dovrebbe esser inibito il suo istinto riproduttivo? Bhà un uomo che non riesce neppure a contenersi.

Decido di lasciare i piccioncini tra loro, mentre vado con Kaalund in esplorazione della zona.

potete immaginare la mia sorpresa quando Kaalund mi fa notare una strana montagnetta di terra. Come scienziato non ho potuto che constatare che si trattava di un antico magazzino costiero utilizzato nel tardo medioevo da parte del popolo comunemente chiamati Vichinghi!

Il soldato mi lascia per andare a chiamare gli altri, rimango a far la guardia quando sento un rumore dietro di me.

Mi giro e vedo due occhi gialli che mi fissano! Mi metto subito sulla difensiva e provo a capire di cosa si tratti, ma sopratutto controllo che non sia solo.

Quel maledetto essere prova a saltarmi addosso quando non lo ho fissato! Appena lo prendo...! Dov'è! è sparito! Guardo e affino i miei sensi, sassolini dietro di me! Mi giro e lo vedo lì sul terrapieno, un essere di forma umanoide con pelle verde, occhi gialli con artigli e denti più sviluppati rispetto un uomo.

Cosa fare, non posso distogliere lo sguardo e attaccarlo potrebbe esser pericoloso, vedo una sola soluzione..."AIUTATEMIIII!" La creatura scappa subito e dopo un momento arriva il resto del gruppo.

Gli racconto della creatura, secondo loro ho gli effetti del veleno ancora in circolo! Ignoranti che non son altro!

Ci concentriamo sul magazzino, troviamo la porta e vi entriamo, non senza qualche problema, all'interno vi sono provviste , materie prime e alcuni attrezzi. Vi rimaniamo all'interno per un tempo che mi pare infinito; almeno ho avuto tutto il tempo per insegnare tutto quello che sapevo sugli usi e costumi della gente del luogo.

Finalmente il comandante ha deciso che era il momento di muoversi, sto morendo di fame...

potrei addirittura mangiare del maiale da quanto sono affamato!

Ci prepariamo e armiamo con quello che troviamo.

Mentre ci spostiamo, il comandante nota dei movimenti alle nostre spalle, è di nuovo quell'essere, ma questa volta in buona compagnia.

Ci mettiamo in formazione con l'obbiettivo di eliminarli e tenerne uno vivo da interrogare, magari sanno parlare. Non saprei...

Comunque sia facciamo uso della cara vecchia formazione con l'esca. La trappola scatta perfettamente, io e Anderson blocchiamo le gambe di uno dei mostriciattoli, mentre gli altri eliminano i suoi compagni. Lo catturiamo e leghiamo.

Quella bestiaccia continua a dimenarsi ed emettere stridii, ma per il comandante è senziente e bisogna interrogarla. Proviamo io e Hans a capirla, per fortuna il suo impianto biotecnologico gli permette di comunicare con la creatura.

A suo dire si tratta di una razza che prolifera nella terra e che ha un nido da qualche parte verso l'entroterra, sulle montagne. Pare che abbiano pure una regina o qualcosa di simile. il resto sono insulti e provocazioni a dire di Hans.

Bisognerà investigare...ma prima bisogna trovare il resto del gruppo.

 

Finalmente si vede il villaggio! La domanda ora è dove sono il resto della spedizione? Nell'immediato ricevo una comunicazione da Hans, mi invia le coordinate, siamo in marcia.

Troviamo ilo gruppo accampato a sud, a 5 kilometri dentro la boscaglia. per fortuna a prima occhiata sembrano strare bene, hanno creato una casupola improvvisata, vedo pure un mulo con un carretto di fortuna, da dove lo avranno preso?

"Molto bene, tenente Alexander. Scaricate i bagagli dentro e riunione ufficiali subito." ordina il comandante.

Nel mentre riposiamo e ci scambiamo le informazioni attualmente in nostro possesso, il professore comincia a farmi una testa sulla cultura di questo popolo, quando  sensori mi fanno notare qualcosa a distanza in movimento. Un vecchio? Un vecchio con un bastone che ci osserva, non pare fare altro a parte che osservare... meglio sentire il comandante.

Facendo finta di grattarmi l'orecchio contatto il comandante che non era ancora uscito dalla riunione di comando. "Fai riferimento al sergente Jack, porta qui l'autoctono."

"Heiji vai e porta qui quel vecchio! Mentre noi teniamo il campo..." faccio spallucce e provo ad addentrarmi nel bosco come per andare a prendere della legna, ma non pare funzionare come copertura, vedo il vecchio che si allontana.

lascio ogni forma di copertura e semplicemente vado dal vecchio.

Sta cercando di correre via...credo...proviamo ad approcciarci diplomaticamente. "Vecchio cosa ti porta da queste parti, perché ci stavi..."

"BESTIA!!!"

...cosa?...

"STAI LONTANA BESTIA!!!"

Mi guardo un attimo intorno e mi riguardo il corpo, l'innesto per le modificazioni del corpo dovrebbe aver funzionato perfettamente, dovrei assomigliare agli autoctoni del luogo; il cacciatore della torre non aveva detto nulla sul fatto che sembravamo estranei.

"Vecchio, io non vedo nessuna bestia. Perché non ti fermi un momento e..."

"VATTENE BESTIA!!! IO SO COSA SIETE VERAMENTE!!! BESTIE!!!"

Va bene, ora basta! Questo si sta avviando verso il villaggio...lentamente...ma se può veramente vedere il nostro vero aspetto non va bene, va interrogato. non vorrei che ci aizzasse contro pure tutto il villaggio.

Mentre provo a fermarlo questo improvvisamente si gira e prova a darmi il bastone per colpire alla gola. Gli paro il colpo e gli lancio via il bastone. La sorpresa si dipinge subito nei suoi occhi.

"Smettila vecchio! Non sono una bestia! Fermati un momento!"

"BESTIA VATTENE!"

Lo prendo per una mano e subito questo tira fuori un coltello e cerca di pugnalarmi! "Vecchio smettila di attaccarmi o..." subito dopo prova ad addentarmi il naso!

ORA BASTA! Preso dall'impeto do una testata al vecchio! Crolla a terra svenuto o morto. "Se sapevi che ero una bestia perché continuare a provocarla? Stupido vecchio".

Me lo carico in spalle e lo porto al campa. Il Sergente si lamenta della mia brutalità, ma lui non aveva specificato in che condizioni dovevo portargli il vecchio. A detta dell'infermiera nelle prossime ore si vedrà se sopravivrà.

Il professore scopre che si tratta probabilmente del veggente del villaggio, forse con la comparsa di creature mitologiche sono comparsi pure utilizzatori delle vecchie arti folcloristiche, magia mi pare che la definiscano.

Nel mentre riceviamo istruzioni di infiltrarci nel villaggio spacciandoci per viaggiatori e raccogliere informazioni sull'origine di questi giganti e quanto possa interessarci per la missione. Andremo io ed il Sergente. Ci è dato pure il carretto con il mulo.

Dopo due ore circa arriviamo al villaggio ed riusciamo a entrare senza problemi.

Il villaggio è fatto in legno prevalentemente, l'unica struttura su cui ci casca l'occhio è quella più grande, probabilmente del capo. Forse con una udienza da lui con la scusa di mostrare rispetto al capo scopriremo qualcosa; purtroppo le guardie ci bloccano e ci fanno tornare sulla nostra via.

Vediamo sulla via del ritorno una venditrice di erbe, proviamo un approccio, ma per delle pomate gli servirebbe il seme di un uomo forte...quello del sergente...dannata inibizione sessuale. Con malo modo ci manda via.

Ci fermiamo nella piazza principale e proviamo un'altro approccio. Proverò a chiedere ai lavoratori di un casotto di caccia, sono quelli che girano di più, saranno quelli con più facilmente le informazioni che vogliamo.

"Sergente provo a vedere se riesco a ottenere qualche informazione, se necessario mi spaccerò per un uccisore di giganti, userò come prova la spada in caso. Forse così mi diranno dove si trovano altri giganti", "molto bene caporale faccia quello che deve, io l'aspetto qui".

Purtroppo le cose non sono andate come previste. Invece di essermi guadagnato la loro fiducia mi son ritrovato invischiato in un duello con probabilmente uno dei loro combattenti migliori. Tutto questo perché voleva la spada nera, arrivando al punto da darmi del ladro.

L'intero villaggio si è radunato per il duello all'ultimo sangue tra me e il guerriero.

L'avversario era un tipo tosto, ma non quanto me! Alla fine del duello però ci siamo ritrovati il villaggio contro! Non capisco! Sono loro che hanno voluto il duello e che volevano uccidermi, io non volevo neppure combattere quel tipo!

In conclusione ci siamo allontanati dal villaggio con la gente che ci lanciava i sassi. Ci siamo avviati per raggiungere il campo facendo un giro largo in modo che non ci possano seguire facilmente.

Il capo si è comunque lasciato sfuggire il fatto che ci son vari tipi di giganti e che hanno un numero ben definito, almeno qualcosa in più lo sappiamo.

ma se torno in quel villaggio li ammazzo tutti...

 

Diario di Senja

Fottuti salti.
Tutte le volte ricominciare senza denti, fanculo i vestiti... Ma i denti!
E stavolta è pure freddo, c'è rumore di onde, mi sembra quasi di essere a casa... Strana sensazione.
Merda, siamo in Norvegia se fossi un uomo ci scommetterei le palle, solo non riesco a capire da che parte sia l'entroterra in questo fiordo, purtroppo devo lasciar fare agli altri. Mi sarebbe piaciuto essere più di aiuto di Heji per stavolta, vabbè si smazzerà lui la cosa, io controllo i dintorni con Jack.

Finalmente Heji ha trovato delle tracce, le seguiamo fino a scoprire l'ovvia brutta fine che hanno fatto sei deficienti che son saltati da una scogliera di 15 metri. Ma hanno le pigne nel cervello i Norvegesi di questo tempo? Jack ed Alexander scendono ad esaminare i corpi, tornano da noi con anche i vestiti. I corpi erano messi parecchio male, non solo caduti, più spezzati come ramoscelli. E quella che ci accorgiamo essere l'impronta di una mano con un palmo largo quasi due metri ci dà bene l'idea del perché, forse non erano dei deficienti suicidi, ma degli scavezzavollo vichinghi che sono corsi incontro ad un gigante per tentare l'impossibile.

Tolto questo torna la solita cazzo di noia, niente da qui all'infinito. Proseguiamo è finalmente una costruzione in pietra. Piano terra vuoto, primo piano con dentro qualcuno, approccio pacifico non funzionante quindi tentiamo do sfondare, ma lo stronzetto è furbo, ha sistemato bene l'ingresso. Arrivano pure altre robette a gran velocità, dalla descrizione dei movimenti di Heji pensavo sarebbe arrivato un branco di bestie tipo cani invece sono delle cazzo di scimmie con dei denti lunghi come coltelli. Finalmente si menano le mani!

Non ero mai stata morsa da una scimmia, e non lo sono ancora.

Quelle che mi sembravano scimmie al primo impatto visivo, in realtà sembrano più dei rospi troppo cresciuti. Quei cazzo di coltelli al posto dei denti però li avevo visti bene, peccato siano troppo corti, altrimenti ne avrei staccati volentieri un paio. Tanto chissenefrega, sti cosi mica si son fatti problemi a fottermi il collo coi denti, e qualsiasi che prova ad entrare nella mia carne è mia di diritto. Come il cazzo di quello che ha provato a violentarmi quando avevo 16 anni, staccato di netto con uno strattone. Stronzo, non ti eri accorto che non ero una signorina indifesa del cazzo vero? Il trofeo è ancora sotto liquido di criomantenimento, gli darò un bacino quando torno a casa in onore del ricordo.

Fortuna che non ho di questi problemi ora, dopo essere entrata nell'esercito ci hanno desensibilizzato, non proverei gusto in una scopata nemmeno se avessi nel letto il coglione più bello dell'universo. Idem per gli altri. Siamo macchine di morte non conigli del cazzo. E mi sta bene così, fanculo!


Bene, sti rospi-scimmia-tigre dai denti a sciabola son tutti morti, è sceso le stronzetto di sopra dopo aver chiuso la grata di ingresso, la muove veloce la spada cazzo.

Riusciamo in qualche modo a parlarci, ci dà pure da mangiare, lui sta qui in attesa del figlio, che è morto o comunque non ne vuole parlare.

Sta torre è uno schifo di buco dotato di tutti i comfort che ti puoi immaginare da uno schifo di buco di merda senza tecnologia. Camino per il fuoco, un tavolo, viveri e cianfrusaglie inutili se non per dei trogloditi di questo tempo.

Ci riprendiamo, la battaglia con i cosi, che lo stronzetto chiama goblin, mi ha comunque provata. Riprendiamo le forze nell'attesa di un contatto da parte dell'altra parte di squadra.

Il tizio ha legato i goblin alla scogliera, forse per fare da esca dice Heji.


Cazzo, merda, vacca, sta arrivando una roba che fa vibrare talmente tanto la torre che cominciano a staccarsi i sassi dai muri. È un gigante per forza. Nemmeno il tempo del primo scossone e lo stronzetto, che stava dormendo seduto per terra, è gia in piedi e sta correndo sulla scala che porta al piano di sopra. Manco i fulmini di Jack son così rapidi cazzo. Mi precipito dietro di lui e salgo. Un gigante, posso menare un gigante per la prima volta, sarà una favola!

Un cazzo, quello stronzetto è veloce, è troppo veloce. Mi ha infilato la spada nella spalla e mi sono ritrovata a terra ai piedi della scala ancora prima di capire quel che è successo ed il perché. Il primo pensiero appena ripresa? Quella spada è mia, punto.

Dopo aver realizzato ciò, visto che Heji mi ha avvicinata alla finestra mentre ancora ero in fase di ripresa, ne approfitto, salto giù e non vedendo nessun gigante ma solo gli altri corro intorno alla torre, devo arrivare a menare qualcuno più grosso di me, devo sfogarmi.

Mi gira la testa, la caduta o forse la mia spada dentro la mia spalla, mi hanno debilitata troppo. Non riesco a correre ma solo a camminare, ma riesco a vedere la scena comunque… Lo stronzetto è sulla spalla del gigante, con una mano tiene i suoi capelli e si butta verso il petto subito dopo aver affondato la spada nel fianco del suo collo.

Lo spettacolo è una goduria per gli occhi, un nuovo sorriso a metà del collo e tanto sangue da poterci fare un bagno. Il gigante cade all'indietro e poi giù per la scogliera, ma non prima di avere dato una strizzata allo stronzetto più veloce del fulmine, quel tizio mi ha sorpreso. Solo che pure lui mi sa che si farà un bel volo, è rimasto appeso per un soffio all'orlo della scogliera ed io non arriverò mai in tempo per prenderlo!

Heji mi supera e arriva, non ho tempo di arrivare che il tizio è morto ed Heji si è pure preso la mia spada perché “gli è stata donata dallo stronzetto in punto di morte”. Quella spada era mia, non poteva donarla a lui, risolverò la cosa poi, per ora pensiamo agli altri, tipo a Jack che ha deciso di fare surf, senza molto successo, sulle pietre della torre che crolla. È una cosa così stupida che potrebbe pure funzionare, ed in effetti arriva fino in fondo, ma sotto i sassi e non sopra, ci rimette quasi una gamba, che imbecille.


Sistemiamo al meglio quel che resta della torre e vediamo di riprenderci dalle botte. Ci sistemiamo anche con l'equipaggiamento, tranne per la mia spada, me la sta tenendo Heji per il momento. Manco la sa usare quel cazzone. Vedremo.

Riceviamo il segnale dagli altri, domattina si parte.

Attendo il prossimo gigante per salirgli in spalla pure io, e non per fargli una carezza. 

 

Cronaca schematica secondo tentativo

Giorno 1

I PG partono dal 2357 verso l'anno 1000 circa in zona Scandinavia alla ricerca del perché si stanno manifestando giganti.

Gruppo B Jack, Heiji, Senja, Hans e Miriell

I PG arrivano in una notte di luna in mezzo al mare e vengono buttati feriti su una scogliera. Piove. Risalgono la scarpata e arrivano in una brughiera. Attivano i trasmettitori ma non c'è notizia degli altri PG. In lontananza vedono una luce che pare un faro. A destra (spalle al mare) più avanti la costa pare rientrare mentre a sinistra più avanti si trova un sentiero. Sono seguiti da una ventina di piccole creature che non si riescono a vedere. I PG prendono il sentiero che scende dalla scogliera e trovano del materiale nascosto: teste d'ascia, pelli, corde, piccoli utensili, tessuti. I PG fabbricano delle calzature e degli impermeabili, prendono una testa d'ascia e un utensile e si avviano lungo il sentiero verso l'interno alla ricerca di un riparo, sempre seguiti dalla creature. Trovato un magazzino e si riparano e rifocillano assediati dalle creature.

Giorno 2

I PG ripartono in direzione di una torre. Arrivano e sono attaccati dalle creature scimmiesche. Riescono a ucciderne qualcuna quando un guerriero locale apre il portone e li fa entrare mettendoli in salvo. I PG entrano al secondo piano nella sua stanza e mangiano e ricevono delle coperte.

Cronaca schematica terzo tentativo

Giorno 1

I PG partono dal 2357 verso l'anno 1000 circa in zona Scandinavia alla ricerca del perché si stanno manifestando giganti.

Gruppo B: PJ, Jack, Heiji, Senja, Hans e Miriell

I PG arrivano in una notte di luna in mezzo al mare e vengono buttati feriti su una scogliera. Piove. Risalgono la scarpata e arrivano in una brughiera. Attivano i trasmettitori ma non c'è notizia degli altri PG. In lontananza vedono una luce che pare un faro. A destra (spalle al mare) più avanti la costa pare rientrare mentre a sinistra più avanti si trova un sentiero. Sono seguiti da una ventina di piccole creature che non si riescono a vedere. Un gruppo di esplorazione trova una collina artificale con un grosso deposito e chiama il resto del gruppo lì. I PG si riposano.

Giorno 2

I PG ripartono in direzione di una torre silenziosamente, lasciando indietro le creature scimmiesche. Trovano un pezzo di scogliera scavato verso il mare e sotto vedono 5 cadaveri morti per schiacciamento, da cui prendono vestiti e armi. I PG si dirigono verso la torre che è chiusa al piano terra da una grata. Appare un uomo ad una finestra che indica delle creature che stanno per attaccare i PG. L'uomo apre la grata e....

 

 

Diario di Hans addetto alle comunicazioni

Una luce...mi sto svegliando...freddo...ok, forse troppo freddo...ma che... non respiro!

Mi sveglio improvvisamente, come se mi avessero versato addosso una secchiata d'acqua gelida, bhé non che fosse molto diverso ripensadoci ora, ingoio acqua salta.

Aspetta...acqua?

Riprendo il controllo di me e vado verso la luce in alto. Quando riprendo fiato mi sembra di rinascere.

"Hans! Nuota da quella, c'è la costa!" era Heij, un momento dopo lo vedo reimmergersi. Mi guardo attorno, mancano in diversi,tra cui Anderson. Giuro che se ne esco vivo faccio una petizione per il posto in cui ci ha fatto arrivare!

Nuoto fino a riva, purtroppo l'atterraggio non è dei più delicati. Vengo sbattuto sugli scogli con violenza e lo stesso accade pure al resto del gruppo.

"Ci siamo tutti?" chiede Senja. Metà del gruppo è assente, il comando è in mano a Jack Downel.

Jack prende la parola:"Bene, situazione e opzioni, cerchiamo di tirarci via da questa zona ".

Siamo sotto una scogliera, Heji prende al balzo la situazione e cerca di scalare la scogliera, purtroppo fallendo. Lo stesso non è per Miriell che riesce a farcela al primo colpo.

Do una pacca sulle spalle di Heji "non prendertela, sai che è brava e non sei al massimo delle tue forze", fa una piccola smorfia e ci incamminiamo a destra. Pare che vi cia una salita più dolce a detta di Miriell.

Con fatica saliamo tutti. Attivo le comunicazioni a lungo raggio, purtroppo nessuna risposta dal secondo gruppo.

Jack manda in avanscoperta Heji che torna con informazioni preoccupanti riguardo a dei piccoli animali che ci hanno trovato e si tengono a debita distanza.

SI decide di esplorare la costa; io vado a destra mentre Senja va a sinistra. Per mia fortuna trovo quello che sembra un sentiero battuto da persone che sale dalla spiaggia a questa zona in alto, individuo pure una banchina o simile, credo.

Torno dal capo e riferisco il tutto.

In formazione ci avviamo verso il sentiero e mentre facciamo la guardia Heji e Senja vanno in cerca di roba utile. Dopo diversi minuti li vediamo arrivare con quello che sembrano vestiti in pelle improvvisati e degli utensili molto arretrati.

Pare che li sotto gli autoctoni avessero nascosto il necessario per riparare le navi assieme a della merce.

Grazie alle abilità di Heji abbiamo tutti delle calzature, almeno ora ci possiamo muovere senza problemi.

Infine Heji ci informa:"Capo! Ho anche individuato una luce in lontananza, potrebbe essere un faro, dovremmo andarci!".

"Inoltre è probabile che se il resto del gruppo vede la luce si diriga in quella direzione" faccio notare.

"Avanti, in marcia! Seguiamo il sentiero e vediamo dove andiamo" fece Jack.

In pochi secondi riprendemmo il cammino. Purtroppo ancora nessun segnale da parte del gruppo del comandante.

Il sentiero battuto ci condusse alla base di una collina.

"Vado in cima e controlla lo a zona, quegli animali continuano a tallonarci" fece Heiji e corse sulla parte più alta del colle.

Finalmente potei tirare un pò il fiato, mi siedo e riposo mentre guardo intorno, quando lo noto:"Hei! Non i sembra un pò strana quella roccia? Non è troppo squadrata verticale per trovarsi naturalmente in quella condizione? Vista l'epoca in cui siamo non potrebbe essere una struttura creata dall'uomo? Un area sepolcrale, così mi pare che lo chiamassero gli antenati, o un magazzino?"

Tutti si girano, Miriell prende la parole:" in effetti è strano che in tutta la brughiera questa sia l'unica zona rialzata e che il sentiero porti a qui finendo, ti prego dimmi che è un magazzino con dentro il necessario per sistemarci..."

Cominciammo a controllare attorno e trovammo effettivamente una insenatura che si addentrava nella collina. Nascosta dietro del muschio trovammo delle assi.

"Bene Hans...come si apre?", mi giro, lo guardo, "non ne ho idea, non sono mica il professore.".

Momenti di silenzio imbarazzante:"Basta così, ci penso io!" Senja ci scosto ed entrata nell'insenatura scardinò le assi di legno, liberando quella che sembrava una porta. "Devo scardinare pure questa?".

"No, non serve, ci penso io ad aprire questa porta", Miriell si fece avanti e grazie alle sue dita scassinò velocemente la porta. Ora l'unico problema era che dentro non vi era ovviamente illuminazione.

Stavamo guardando l'interno quando:"Attenzione! Gli animali ci hanno circondato e si stanno stringendo attorno a noi! Svelti tutti dentro!" urlò Heiji.

Entrammo tutti in fretta e furia, chiudemmo la porta e la sigillammo pure con un barile vicino l'entrata. Un momento dopo sentimmo qualcosa che raschiava e grattava dall'altra parte.

Meno male.

Il problema ora era che eravamo chiusi dentro senza alcuna illuminazione. provai ad esplorare e cercare in giro a tastoni, ma nulla. Ad un certo punto semplicemente lascia stare. Mi feci un giaciglio con le balle di lana lì immagazzinate.

Ma proprio quando stavo per lasciar stare come dal nulla una luce comparve, e con essa Heiji.

Stringeva tra le mani una fiaccola.. "Avanti, controlliamo se questo magazzino ha nulla di utile".

Svegliammo gli altri e controllammo tutto.

Trovammo alcuni attrezzi da usare come armi e della carne sotto sale che mangiammo con avidità.

La sete però si fece sentire subito dopo, ma non vi era acqua in quella grotta.

Decidemmo di andare fuori e lasciare che la pioggia riempisse alcuni secchi, così l'acqua non fu un problema.

Finalmente ci addormentammo e riposammo, riprendendoci almeno in parte dalle ferite causate dagli scogli.

Quando finalmente la luce del giorno filtrò dalla porta uscimmo e ci dirigemmo verso il faro, o qualsiasi cosa essa fosse.

Dopo due ore di cammino arrivammo finalmente, una torre di due piani e un barricamento chiuso alla base fatto di legno.

Miriell prese subito l'iniziativa e scalò la torre riferendoci che ci fosse un uomo al secondo piano.

Dopo una breve discussione decidemmo di attirare l'attenzione dell'uomo e sperare che ci lasciasse entrare.

Provammo diverse volte e alla fine si sporse dalla finestra e subito urlò qualcosa indicando la brughiera. Ci girammo. "Le creature arrivano! Sono quasi una ventina!...cosa diavolo sono?..." fece Heiji.

Le creature presentavano una pelle verdastra e una taglia come quella di un cane. Ma la struttura era quella di un ominide.

Ci assalirono ma riuscimmo a eliminare facilmente la prima ondata.

Prima che la seconda arrivasse la porta per il baraccamento alla base si aprì ed entrammo tutti.

Non ho capito nulla di quello che l'energumeno disse dopo che entrammo, ma facemmo ciò che ci ordino, ovvero lasciar stare le armi.

In cambio ci porto cibo, coperte e da bere. Quando il tempo si mise al peggio ci fece pure entrare nella torre a scaldarci vicino al fuoco.

Ora devo capire come farlo parlare per almeno cinque minuti così che il traduttore universale inizi a lavorare.

Terzo tentativo

"Sveglia! Sveglia! E astenetevi dal fare commenti, non è il momento di respirare!"

PJ, il nostro cecchino mi sta perforando le orecchie. Ma sono ordini ed eseguo.

Stento anche un cospicuo freddo, quindi attivo pure la protezione termica.

"Cercate di raggrupparvi, così sarà più difficile essere sballottati dalle onde".

"Tenente! Terra a ore 2 vedo una costa!" Heiji aveva fatto il suo dovere da ricognitore.

Arrivati vicini agli scogli ci siamo raggruppati ulteriormente e abbiamo atteso lo scontro.

L'urto fu violento, ma per mia fortuna non ricevetti alcun danno diretto, altri non furono così fortunati, diversi non ebbero i riflessi pronti per afferrare gli scogli e risalirli. Tutti comunque riuscimmo a farcela, ma dandomi una occhiata in giro di pienamente operativi c'eravamo solo io e Senja.

"Contatevi! E riferite il vostro stato operativo." 1,2,3...7..."Hans?"..."Mi dispiace PJ, nessuna comunicazione in entrata e ho attivato l'antenna, ma nulla. Temo il gruppo del comandante non si trovi a raggio".

"Capisco, bhè signori per vostra sfiga sono io al comando. Vediamo di uscirne tutti vivi."

Detto questo aspettammo trenta minuti così che la rigenerazione tissutale facesse il suo dovere. Poi io e Senja andammo lungo la costa a destra in esplorazione. Il Tenente aveva individuato una luce in lontananza in quella direzione. Valeva la pena d'indagare.

Dopo mezz'ora circa raggiungemmo quello che sembrava un punto in cui il mare si calmava e gli scogli lasciavano lo spazio al ghiaino. "Hans,guarda. Un sentiero che sale lungo la scogliera e pare pure che vi sia una piccola grotta nella roccia. Direi che è stata palesemente coperta da qualcuno. Chiedi direttive."

Feci un cenno d'assenso e riportai la situazione.  PJ ordinò di attendere il gruppo.

Arrivati si decise di proseguire lungo il sentiero. Ma viste le condizioni di salute di diversi di noi decidemmo di inviare un gruppo in esplorazione.

Mentre procedevamo notammo qualcosa di strano. "Heiji, non hai visto per caso strani movimenti attorno a noi?" feci notare.

Heiji si guardò in giro scandagliando l'area. "Direi che ci sono una ventina di animali attorno a noi che si tengono a distanza, cani forse."

"Randagi? Se così fosse vorrebbe dire che c'è un villaggio di autoctoni in zona"

"Ti ho detto cosa sono? Che cazzo ne sò se sono dei fottuti chihuaua o dei fottuti mastini. Tu pensa ad ascoltare"

"Io intanto il mio lavoro lo faccio decentemente"

"Che cazzo hai detto?!"

"Basta!" si fece avanti Jack separandoci "Il tenente ha affidato a me questo gruppo d'esplorazione, se volete bisticciare come delle scolarette fatelo da un'altra parte. Heiji riprendi l'avanguardia, Hans torna in dietro con me per le comunicazioni d'emergenza. Avanti gente, pausa finita."

Riprendemmo il cammino e arrivammo a quella che sembrava una collina. Ma Senja e Miriell intuirono che si trattava di una struttura sepolta. Magazzino o tomba.

Comunicai quanto scoperto e avvisai della presenza di possibili creature ostili.

Per ordini tornammo indietro e ci ricompattammo col gruppo comando. Arrivati tutti asieme riuscimmo ad entrare grazie a Senja e Tamara, quando:"Hey, svelti entrate i bastardi ci hanno circondati e sono una trentina!" era Heiji.

Entrammo nella struttura, bloccammo la porta e accendemmo una delle torce laterali.

L'interno era un magazzino in cui trovammo armi di cui prendemmo ciascuno delle strane lance e un coltello. Trovammo inoltre del cibo sotto sale, oltre che otri e balle di lana che non toccammo per cercare di lasciare meno tracce possibili del nostro passaggio. Riposammo fino a quando fuori non comparve la luce del sole.

Ci preparammo per un possibile scontro e mandammo avanti Heiji o blu visto che avevamo deciso di chiamarci con nomi in codice. Ammetto che Heiji fa impressone quando si muove, non un singolo rumore mi è arrivato nonostante il suo passaggio per uscire dalla struttura.

"Rosso(PJ) ci sono una ventina di creature poco lontane se fate abbastanza silenzio possiamo andarcene senza che se ne accorgano.

E così fu. Silenziosi uscimmo, richiudemmo il magazzino e riprendemmo il sentiero che andava lungo la costa destra.

Lungo il cammino però alcuni notarono una cosa strana, un pezzo della scogliera sembrava essersi staccata da poco. Jack (giallo) controllò e sotto, sulla spiaggia, vi erano cinque cadaveri.

Rosso ordinò a Blu, Giallo e Senja (rosa) di scendere a recuperare vestiti e armi, così da poterli usare mentre verde(io) e Miriell (bianco) avremmo dato supporto nella scalata.

Dopo che i tre furono scesi:

"Strano..."

"Cosa Bianco?"

"I cadaveri non sembrano morti tutti per schiacciamento per la caduta. Sembra come se una pressa li avesse schiacciati applicando forza da due direzioni differenti"

Mi vennero subito i brividi ripensando al motivo della nostra missione e andai a controllare la zolla staccatasi dalla scogliera. Merda.

"Giallo, controllami se dal basso la parte staccata dalla scogliera sembra come una manata che abbia asportato la terra"

Dopo un momento ricevetti la conferma:"Hey verde! Hai ragione, sembra veramente come se una mano avesse...o merda..."

Già, anche lui ci era arrivato...giganti...

Portammo l'equipaggiamento in alto e lo distribuimmo tra di noi e raggiungemmo quella che si rivelò essere una torre abitata.

Richiamammo l'attenzione e dopo poco un omaccione comparve dalla finestra e disse qualcosa di incomprensibile indicando verso l'entroterra.

Guardai e vidi molto movimento arrivare nella nostra direzione. Ci preparammo per lo scontro quando la grata in ferro si aprì. Dovevamo fidarci?

 


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